martedì 26 luglio 2011

Roy Hart Theatre - giorno 1

Non si tratta di Brasile ma penso abbia un senso e un collegamento, e quindi eccomi qui a scrivere della mia esperienza al Roy Hart Theatre, Malerargues - Francia.

Innanzitutto perché da qui è passata anche la mia prima maestra di vocalità, Germana Giannini, e quindi è come andare alla fonte di quello che ho potuto imparare da lei.

Poi perché a volte le cose ritornano, e questa è una di quelle, tanto che mentre parlavo con Stefano Randisi del fatto che sarei venuto a fare un seminario con Kaya Anderson, lui mi ha detto che la aveva portata a Imola già nel 1996...peccato che io quei tempi pensassi ad altro!

Ma eccomi qui, in Francia, a Malerargues, dopo un viaggio durato 12 ore, fra treni e noleggiatori di macchine poco simpatici, ma carico e felice dopo il primo giorno di seminario "The Human Voice" con Kaya Anderson e Pascale Ben!

Arrivato ieri nella loro sede, un agglomerato di case all'interno di una riserva naturale a pochi chilometri da Lasalle, l'amosfera è stata subito particolare: italiani, francesi, tedeschi, americani, danesi e tanti altri da altrettanti paesi, riuniti sotto l'unica bandiera della ricerca vocale!

In questo momento ci sono più di 40 persone ospitate nel loro centro artistico, e sono in corso tre seminari uno diverso dall'altro.
L'atmosfera che si respira ricorda un po' le comuni degli anni '60, con la sola differenza che è tutto più moderno, compreso il wi-fi e la comunicazione multimediale che usano anche qui.

Il seminario è cominciato con un riscaldamento fisico legato alla respirazione: si cerca di non dividere il lavoro corporeo a quello vocale, l'uno influenza l'altro.
Riscaldamento di tutte le ossa e le articolazioni, e dei punti vitali:
- reni;
- cuore;
- polsi, caviglie;
- cervicale e colonna vertebrale.
Insomma, riscaldamento di tutto il corpo per cantare con tutto il corpo.

La lingua di lavoro è il francese, ogni tanto tradotto in italiano visto che su 12 iscritti 4 sono italiani (tra cui anche me): il francese e l'inglese li capisco ancora bene, ma mi esprimo come un bambino di 6 anni (o forse peggio...).

Dopo la pausa, lavoro individuale: riscaldamento accompagnati da pianoforte e poi improvvisazione vocale legata al corpo.

Parola d'ordine: divertirsi.

Poi pranzo nella cucina messa disposizione degli ospiti: ognuno si cucina per sé, oppure si organizza con qualcun altro degli ospiti.

Pomeriggio libero, con pioggia, e allora ne approfitto per scrivere: per potere ricordare e trasmettere anche a parole quello che sto vivendo sulla pelle (e nelle orecchie).

Per chi è interessato, ecco dove sono:

mercoledì 30 marzo 2011

In partenza...

La dimostrazione di lavoro è andata molto bene: i partecipanti hanno fatto un buon lavoro, e tenendo conto che abbiamo lavorato solo per 40 ore, i risultati sono stati ottimi.

Il fatto di avere scelto poi un tema come quello di Anita Garibaldi, non è una scelta subito facile, visto che la maschera punta più sul ritmo e sulla semplicità rispetto ai contenuti e alla narrazione.

Ma le sfide sono fatte per essere raccolte, e noi vogliamo cercare di raccontare la storia di Anita attraverso le maschere della commedia dell'arte, perché pensiamo sia interessante aprire una finestra ancora non aperta su questa eroina: quello che il popolo pensa e si ricorda di lei, quello che forse pensava lei, Anita, visto che tutti i documenti (storici e non) non sono mai scritti dal suo punto di vista.

Ovviamente questa era una dimostrazione di lavoro, con scene nate da improvvisazioni montate per potere dare un'idea di fluidità e ritmo: il lavoro che ci aspetta per lo spettacolo che debutterà a giugno in Italia sarà molto più lungo e complicato.

Voce, maschera e video: io, Marta e Margherita dovremo cercare di contaminarci il più possibile per riuscire a creare uno spettacolo dove questi tre elementi si mescolano in modo organico e artistico.

Non sarà facile, ma i primi passi di questo percorso di ricerca sono stati fatti, a maggio sarà la volta del laboratorio T.I.L.T. che stiamo facendo da gennaio, e poi a giugno concluderemo con il nostro spettacolo.

E poi si vedrà...
Italia?
Brasile?
...continua...

martedì 29 marzo 2011

Espetáculo ANITA RITORNA será exibido em 29 de março, às 12h00

ANITA RITORNA! é o resultado da oficina de Commedia dell’Arte ministrada pelos integrantes do grupo Italiano TILT, Massimiliano Buldrini, Marta Dalla Via e Margherita Ferri, aos professores e alunos de Artes Cênicas do CEART/UDESC. Durante a oficina, foram intensivamente trabalhados os princípios vocais e corporais da antiga técnica da Commedia dell´Arte. Pequenas esquetes ou Lazzi (em italiano) constituem a narrativa de ANITA RITORNA - o resultado desta oficina que será apresentado nesta terça-feira, 29 de março, às 12h00, no Espaço I do CEART.

Sinopse do Espetáculo:

Duas meninas relembram por meio de pequenos contos a história de Anita Garibaldi. Heroína ou traidora? Anita nasceu em 1821 na cidade de Laguna e aos dezoito anos conheceu o revolucionário italiano Giuseppe Garibaldi. Após deixar o primeiro marido Anita junta-se a Garibaldi com quem lidera a Revolta Farropilha, anos depois já na Europa o casal torna-se o símbolo da luta pela unificação da Itália.


SERVIÇO
Espetáculo ANITA RITORNA

DIA: 29 DE MARÇO (TERÇA-FEIRA)

Horário: 12 horas

Local: Espaço 1, Centro de Artes

REALIZAÇÃO: DEPARTAMENTO DE ARTES CENICAS -- CENTRO DE ARTES -- UDESC
Apoio: COMUNE DI IMOLA, DIPARTIMENTO DI MUSICA E SPETTACOLO DELL´UNIVERSITA´ DI BOLOGNA, ASSEMBLEA LEGISLATIVA REGIONE EMILIA ROMAGNA, FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI IMOLA.

Entrada Franca/Aberto ao público

sabato 26 marzo 2011

Spettacolo finale

Martedì 29 alle ore 12 nello Spazio 1 del Centro delle Arti, faremo il saggio finale del laboratorio fatto presso l'Università di Santa Catarina in Brasile.

A breve info e foto più dettagliate!


giovedì 24 marzo 2011

Inizio montaggio performance

Ed eccoci arrivati agli ultimi giorni qui in Brasile: 40 ore di seminario non sono tantissime, ma i ragazzi stanno lavorando molto bene.

Oggi abbiamo cominciato a montare lo spettacolo che faremo martedì negli spazi del Centro delle Arti dell'Università dello Stato di Santa Catarina: c'è molta attesa, sia da parte dei partecipanti del workshop, che da parte degli studenti e professori che non sono riusciti a fare il lavoro con noi.

Sono tutti molto curiosi, e ci riempiono di domande, qualcuno vuole venire in Italia a fare un periodo di ricerca con noi: siamo molto lusingati e felici che il nostro lavoro stia piacendo così tanto!

Oggi abbiamo cominciato a farli lavorare su improvvisazioni legate alla storia di Anita Garibaldi con le maschere: gli unici due attori che saranno senza maschera, saranno proprio quelli che fanno Anita e Garibaldi (come nella tradizione della Commedia per quel che riguarda gli Innamorati, personaggi senza mashera).

La nostra idea base, che è quella del progetto su Anita anche in Italia, è di fare raccontare la storia di Anita dal popolo, che per noi sono le maschere: arelcchino, zanni, pantalone, capitano, dottore, brighella, pulcinella, ecc.

Il lavoro vocale si mischierà a quello della maschera per ottenere un insieme organico tra voce e maschera: questa è la ricerca che stiamo sviluppando in questi mesi io e Marta.
E il lavoro di Margherita si infilerà nel nostro: questa triade sta lavorando molto bene!

L'unica nota dolente di questa esperienza: la burocrazia!
Abbiamo perso parecchi giorni per richiedere tutti i documenti per farci pagare il lavoro, visto che l'UDESC fa tutto a regola d'arte!

Até logo,
Max.

martedì 22 marzo 2011

Seconda settimana di lavoro

Stiamo ancora nella fase di laboratorio dove ognuno può ancora sperimentare il lavoro di voce e di maschera nella commedia dell'arte.

Il gruppo è eterogeneo: ci sono diciottenni iscritti al primo anno di università, studenti degli anni successivi compreso master e dottorato, e professori dell'università, ma la cosa più bella è che danno il 100% e sono tutti sullo stesso piano.

Un po' perché la commedia dell'arte è democratica: tutti i personaggi hanno il proprio momento di gloria; un po' perché hanno così tanta voglia di imparare che ci mettono il massimo sempre.

Oggi tutti avevano male ai polpacci (!), perché lunedì abbiamo fatto un lavoro molto fisico, mentre oggi abbiamo lavorato più sull'ascolto: canzoni e lavori di gruppo.

Le maschere, che abbiamo fatto fare dal mascheraio Andrea Cavarra, stanno prendendo ogni giorno più vita, e funzionano sempre di più: è affascinante vedere come una cosa nata più di 500 anni fa, abbia ancora una vita incredibile ai nostri tempi.

Fra poco dovremo cominciare a montare la piccola performance che chiuderà il nostro lavoro sul tema di Anita Garibaldi: ogni giorno scopriamo qualcosa in più di questa eroina dei due mondi, che oltre a essere stata la compagna di Giuseppe Garibaldi, fu anche un simbolo di libertà e di emancipazione femminile.

Anita madre e Anita guerriera: tra il romanzo e la storia!

lunedì 21 marzo 2011

Pioggia e lavoro...

Dopo un fine settimana a Laguna dove abbiamo raccolto testimonianze su Anita Garibaldi, è iniziata una settimana di pioggia e lavoro.

Tutte le mattine ci alziamo molto presto per essere all'Università alle 8 e iniziare alle 8.30.
Devo dire che sono tutti molto puntuali, anche si il giorno prima c'è stata una festa!

Abbiamo più di 20 iscritti selezionati (se ne erano iscritti più di 40!), e sono tutti entusiasti del lavoro che stiamo facendo: Voce e Maschera nella Commedia dell'Arte.

La mia ricerca vocale si incastra benissimo con il lavoro di Marta di Commedia, e l'apporto di Margherita è preziosissimo perché ci riporta sulla strada di Anita, per un lavoro che vuole unire storico e artistico, cercando di creare uno spettacolo che debutterà poi a giugno a Imola.

Qui faremo una piccola performance finale, dopo le 40 ore di laboratorio fatto tutte le mattine con gli iscritti: studenti, professori e esterni.

C'è un grande rispetto per il nostro lavoro, e per questo tipo di teatro prettamente italiano, che riesce a far uscire l'Italia vincitrice, in questo momento storico/politico in cui non godiamo di massima salute...

L'Italia rinasce nell'arte, nella commedia dell'arte: è buffo, ma a volte il sorriso è l'arma vincente per vincere le guerre, e per lo meno per guardare il mondo con occhi diversi.

Charlie Chaplin l'avevo detto chiaramente ne "Il Grande Dittatore", e noi, nel nostro piccolo, stiamo cercando di dirlo con la Commedia dell'Arte, e con una figura storica come quella di Anita Garibaldi, che fin da giovanissima, ha combattuto per la sua felicità.

Per ora è tutto, fra poco passa l'autista dell'Università a prenderci e si comincia!

Un saluto a tutti,
Max.