lunedì 22 novembre 2010

Fine semestre: help!

Mi prendo una piccola pausa in questi giorni in cui sono rinchiuso in casa per scrivere alcuni articoli di chiusura per l'Università per scrivere qualche aggiornamento sul blog.

Lunedì scorso, alla chiusura del Festival Internazionale del Teatro d'Oggetto sono riuscito a vedere 4 spettacoli: non era facile, perché si poteva prendre il biglietto solo mezz'ora prima degli spettacoli, e c'era un sacco di gente, infatti mi sono visto chiudere la biglietteria in faccia almeno un paio di volte.

Il primo si intitolava "Toc Toque" della compagnia francese Cie. Du Petite Monde, dove due attori/manipolatori, davano vita a una cucina piena di pentole, bicchieri, personaggi creati con oggetti veri trasformati in strumenti musicali e suonati magnificamente!

Il secondo si intitolava "La Criação" della compagnia francese La Balestra, dove tre personaggi, attraverso un grammelot variegato (africano, spagnolo/portoghese e russo/tedesco) e per mezzo di fiammiferi, raccontavano la creazione del mondo: magico!

Il terzo era sempre di un gruppo francese, il Théâtre de Cuisine con lo spettacolo "20 minutos sob o Mar" dove l'attrice/manipolatrice, attraverso il canto, la recitazione e l'uso di oggetti comuni e kitch, ci accompagna in un mondo fantasioso e a volte macabro sotto il mare: molto suggestivo!

L'ultimo spettacolo era di una compagnia spagnola, la Rocamora, che in "Pequenos Suicidios" racconta tre storie di suicidi: quello di un'aspirina, quello di un fiammifero e quello del tempo.
La cosa singolare, è che lo spettacolo era il rifacimento di un allestimento che la compagnia aveva visto in Italia, quando era ospite di un gruppo di Parma che noi conosciamo bene: Le briciole!
Siamo stati nel loro teatro per Scenario nel 2005 con "Figli di madre"...eheheh! Piccolo il mondo!

La mia settimana è continuata con la mia solita giornata tour de force all'università del martedì: dalle 8 alle 18, e poi mi sono fermato a vedere uno spettacolo di fine corso di un ragazzo che ho conosciuto qui che faceva un monologo tratto da "Carta ao pai" di Kafka.

Il mercoledì mattina, come tutte le settimane, ho una sala prenotata per potere fare training fisico e vocale, mentre il giovedì sto facendo uno scambio con una mia collega universitaria: io le faccio lezione di canto e lei mi insegna il portoghese.
Quando ha abitato in Italia, faceva sia l'insegnante di danza che di portoghese, poi si è trasferita in America e adesso è tornata in Brasile.
Il marito è un musicista molto simpatico e hanno lavorato con Roberto Laneri (il guru del canto armonico in Italia), e ovviamente anche con Tran Quang Hai: di nuovo come è piccolo il mondo!

Il venerdì mattina sono tornato a lavorare con il gruppo di ragazze che sta lavorando sul ricordo: sto cercando di passare a loro un canto, e martedì sera ci aspettano altre prove!

E da venerdì sera, mi sono rinchiuso in casa per scrivere...

Ora il mio tempo per scrivere il blog è scaduto, e ritorno ai miei scritti accademici...

Un saluto e a presto!

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