sabato 30 luglio 2011

Diario di viaggio: Roy Hart Theatre - giorno 5

Oggi è sabato, e ormai siamo arrivati agli sgoccioli di questa magnifica esperienza.

L'energia che mettono Kaya e Pascale nel loro lavoro è incredibile, anche dopo il seminario, restano con noi a mangiare, parlare della loro esperienza, condividere: la generosità è grande.

Stamattina ci siamo riscaldati con Pascale, con esercizi sempre legati al corpo: la voce, il respiro e il corpo non sono mai separati.
Abbiamo fatto anche una serie di massaggi a coppia, per aiutare la voce ad appoggiarsi alla struttura del corpo: tutte cose che avevo già incontrato con Germana, e che ritrovo con piacere anche qui.

Devo dire che è difficile scrivere del lavoro che facciamo, e sinceramente mi sembra anche inutile: se non lo si fa dal vivo, non lo si può capire.
Ieri abbiamo visitato anche gli archivi del Roy Hart Theatre, e abbiamo sentito alcune registrazioni veramente interessanti.
Ma la cosa incredibile è che tutto questo era ricercato negli anni '60 e '70: erano incredibilmente avanti, rispetto all'epoca, e infatti a volte non erano compresi.

Oggi abbiamo visitato le tombe di Roy Hart e degli altri membri del gruppo che sono stati seppelliti qui: insieme fino alla fine...

Io, Yeda e Maria Vittoria (mie compagne di corso) abbiamo discusso a lungo rispetto al fatto che c'è poca ricerca a livello vocale (su questo tipo di lavoro ovviamente), e che spesso ci si improvvisa senza dare riferimenti a maestri e a gruppi: fortunatamente ho incontrato Germana Giannini, che oltre a guidarmi in questo universo sonoro, mi ha sempre indicato i suoi maestri, così che posso incontrarli direttamente dal vivo!

Spesso non si sa chi è Roy Hart, e il suo maestro Alfred Wolfsohn: il loro lavoro deve essere conosciuto, è troppo importante per chi lavora con la voce!

Ma eccoci qui, in attesa della cena, che questa sera sarà organizzata dagli svizzeri e dai francesi: oggi l'Italia riposa, e si limita a mangiare!

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