domenica 31 luglio 2011

Diario di viaggio: Roy Hart Theatre - giorno 6

Oggi è stato l'ultimo giorno di stage, ed è anche l'ultimo giorno di convivenza: domani partirò da Malerargues presto, per prendere un treno da Nimes che mi riporterà a casa, anche se qui mi sono veramente sentito a casa...

Sembra una di quelle frasi fatte che si dicono quando finisce una vacanza, e che quando facevo l'animatore turistico, tanto tempo fa, si dimenticava il giorno seguente; ma qui è vera, ci mancherà questa atmosfera, questo gruppo, questo luogo, anche se nel mio profondo so che resterà tutto dentro di me, nel mio bagaglio che mi porto dietro ogni giorno, ogni anno, e che è sempre più pieno ma sempre più leggero.

Stamattina abbiamo iniziato il riscaldamento con Pascale Ben: dopo esserci "accarezzati" per riscaldarci, passando da una gamba all'altra spostando il peso prima a destra e poi a sinistra, ci siamo sdraiati e abbiamo riscaldato il corpo e la voce molto dolcemente, immaginando di muovere solo alcune parti del corpo, specialmente le giunture: dita dei piedi, dita delle mani, caviglie, polsi, ginocchia, gomiti, giunture del femore, spalle, fino a muovere tutto il corpo e alzarsi in piedi dolcemente.

La seconda parte della mattinata abbiamo lavorato sempre con Pascale, mentre l'altro gruppo ha continuato con Kaya.
Con Pascale abbiamo lavorato sull'improvvisazione di un racconto, dal quale sono poi scaturiti alcuni suoni su cui ci siamo scaldati e abbiamo vocalizzato, poi è stato il momento del lavoro individuale di Yedda, sempre cercando di espandere la voce dal grave all'acuto.

Piccola parentesi: Yedda è una insegnante dell'Università di San Paolo, in Brasile, ma l'ho conosciuta a Florianopolis per caso a novembre/dicembre del 2010 perché faceva parte della commissione che esaminava i nuovi insegnanti di vocalità dell'UDESC: io mi ero prestato come cavia insieme ad altri studenti, e in quella occasione ho conosciuto Yedda, e ora la ritrovo qui...piccolo il mondo!

Anche ieri sera la cena è stata meravigliosa, e tutti insieme abbiamo cucinato e mangiato in giardino con gli insegnanti dei vari corsi, il tutto accompagnato come sempre da buon vino e tante chiacchere in tutte le lingue...

Oggi faremo l'ultima cena, e poi a casa.
Alcuni stanno già partendo, altri partiranno più tardi, altri come me partiranno domani mattina e altri invece rimarranno ancora, per una settimana o più: i corsi dureranno fino a settembre, poi Kaya si sposterà a Parigi, San Paolo e poi in Italia.
74 anni portati molto bene, e con una leggerezza incredibile.

Forse non sarà l'unico e più straordinario metodo vocale esistente, ma qui si sta bene, e chi vive qui gode di ottima salute e buon umore: forse qualche cosa di buono c'è!

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