domenica 10 ottobre 2010

Due su due...

Anche questa settimana è stata pienissima, e si è conclusa ieri con la presentazione finale del semiario intesivo teorico-pratico del Dott. Prof. Matteo Bonfitto.

Ma cominciamo dall'inizio: lunedì mattina, dopo il viaggio di ritorno da Joinville, me la sono dormita, in tutti i sensi, perché mi sono completamente dimenticato che il seminario in questione inziava proprio lunedì (in teoria avrebbero dovuto mandarmi una mail di memo, ma non l'hanno fatto...).

A parte questo, con una mail a una delle mie compagne di corso ho capito l'errore e il giorno dopo mi sono presentato: una ventina di persone, del maestrato e del dottorato, e in cattedra (ma in realtà eravamo seduti in cerchio come un laboratorio teatrale, Matteo Bonfitto.

Interessante e fitto il suo curriculum: si forma al DAMS di Bologna (con la Casini Ropa e Azzaroni perché Cruciani era mancato), e si specializza a San Paolo, in Inghilterra e in America.
Ora insegna all'Università di Campinas, e come di norma qui in Brasile, è giovane, anzi per l'università italiana, è giovanissimo: classe '69.

Si lavora sul teatro e la performance, e il risultato finale è una dimostrazione di lavoro di un'ora, con più nuclei di lavoro: io ho lavorato con una ragazza che fa ricerca vocale, un ricercatore sulla figura di Beckett, una danzatrice e una artista plastica.
L'incontro è stato curioso e soprattutto fruttuoso, ed è venuto fuori un lavoro molto interessante, lavorando su voce, corpo mutilato o deforme (tipo buffoni di corte o personaggi beckettiani), e su coreografia.

Anche questa volta ho potuto constatare quanto sia avanti questo paese, e quanto sia necessaria la teoria per potere riconoscere il proprio lavoro da artista.
Questo è un punto molto sviluppato qui in Brasile: ogni artista sente il bisogno e deve affiancare alla sua pratica, che qui è una ricerca viva, e non un fare cose a caso, una formulazione teorica del proprio lavoro, studiando e cercando di capire da dove viene e dove porta la propria arte.

Come tutti i laboratori, dopo la dimostrazione, siamo andati a mangiare la pizza (in un locale gestito da una Argentina (?), e poi siamo andati a ballare in un locale con musica dal vivo fino a notte fonda, ovviamente anche con il professore, con il quale ho bevuto svariate birre (qui la convivenza non si ferma ai non-banchi di scuola...).

Settimana intensa e stimolante, e domani si inziano le prove per uno spettacolo che farò con altre due persone che ho conosciuto qui: una del mio corso e una sua amica.
Sarà un lavoro vocale insieme a teatro di animazione (pupazzi e ombre): work in progress!
Domani mattina alle 8 cominciamo (qui si lavora, altro che in Italia! eheheh!), e via fino a fine settimana (anche se martedì è festivo noi lavoriamo lo stesso...).

E domenica parto per Laguna, dove terrò dei seminari su corpo e voce dell'attore...
Per poi tornare a rappresentare lo spettacolo sopra menzionato, e chissà cos'altro.
Annoiarsi non ci si annoia, eh?!

Boa sorte e até a proxima,
Max.

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