lunedì 13 dicembre 2010

...obviamente não durou muito tempo!


Alla fine è durato poco e non è stato neanche forte i giorni in cui c'era...ovviamente parlo del sole, che era timidamente comparso qualche giorno fa, e ora è definitivamente andato via...

Mi sono fatto mezze giornate in spiaggia questo ultimo fine settimana, perché puntualmente a metà pomeriggio il sole lasciava il posto a nuvole sparse con inaspettati rovesci, ma almeno è qualcosa: venerdì a Praia Mole, sabato a Campeche e domenica a Barra de Lagoa.

Oggi che è lunedì, piove, tanto, da questa notte, non ha ancora smesso...ma nella vita è meglio accontentarsi di quello che si ha, soprattutto perché il tempo non può essere cambiato, né col nostro malumore né con bustarelle varie...eheheh!

Quindi mi godo questa bella giornata in casa, scrivendo sul blog, rispondendo a mail, leggendo libri e programmando il mio ritorno: eh già, ormai manca poco.

Ieri sono stato a Rio Tavares alla riunione del gruppo EmCompanhia de Mulheres, con cui sto collaborando per il training vocale, e dopo siamo andati alle prove del bloco de samba di Lagoa nella piazzetta a lagoa: molto bello e travolgente!

Poi ci siamo rintanati in un baretto, visto che ha cominciato a spiovigginare, mangiando aipim fritto, polenta e cerveja: tipicamente brasiliano!

Stasera ho una cena a casa di Isabella, con colleghi di suo marito, tutti musicisti.
Non so se si finirà a suonare, ma sarà sicuramente una serata interessante, e poi lei cucina veramente bene!

Domani ho l'ultima lezione all'Università, dove discuteremo tra le altre cose anche sul mio articolo: la voce legata all'uso organico del corpo.
I cinque mesi passati qui mi sono stati di grande aiuto per la mia ricerca vocale, sia a livello pratico che a livello teorico: ho scoperto cose molto interessanti, e ho capito, un'altra volta e sulla mia pella, quanto sia importante affiancare un lavoro teorico alla ricerca pratica, per dare valore e credibilità al lavoro che faccio.

Molte volte gli artisti ci danno poca importanza, ma penso che sia basilare, perché se no finiscono per avere ragione quelli che dicono che lo spettacolo non serve alla cultura: ma purtroppo, come in altri settori, molte volte sono i psudo-artisti stessi che rendono il nostro settore meno credibile.

Fino al XX secolo (e ancora adesso in Oriente), chi voleva fare teatro doveva fare una lunga gavetta, che spesso si concludeva solo gli ultimi anni di vita dell'attore; ora chiunque abbia fatto quattro cose in croce dice già di essere un attore...

...come se giocare a Lego ci permetta di chiamarci ingegneri...
...come se giocare al dottore ci permetta di chiamarci medici...

...come se.

(n.b. l'ultima frase contiene una citazione che forse alcuni non coglieranno, anche se chi lavora col teatro dovrebbe coglierla al volo...)

A parte questo angolo polemico-gratuito, va tutto bene, a parte la pioggia, che però è utile, e quindi mi rassegno e attendo che smetta, oppure mi bagnerò.

A volte è più semplice di quel che sembra, la vita...

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