giovedì 23 dicembre 2010

Sair o não sair, eis a questão

Partire o non partire, questo è il dilemma.

Oltre al maltempo in Europa, un'altro elemento di è aggiunto per rendere più difficile e complicato il mio ritorno: sciopero nazionale lavoratori aereoportuali...

Che dire, quando succedono queste cose, bisogna prenderla con filosofia, anche perché agitarsi non risolve le cose, anzi, oltre alla scocciatura si aggiunge anche il mal di fegato...quindi, andiamo incontro al destino a braccia aperte (e deretano coperto, non si sa mai...).

Se poi vogliamo dirla tutta, oltre al maltempo in Europa, allo sciopero in Brasile, oggi anche il tempo sta rompendo le scatole: è uno dei giorni più piovosi di questi ultimi 5 mesi...

Che sia un segno? Forze al di sopra di me vogliono che resti qui?
Ma saranno forze oscure, o forze della luce?

...

Ecco cosa rovina l'essere umano: il pensiero.

Oggi percorrerò semplicemente quello che è la mia strada, e vedrò dove mi porterà: forse a passare il natale in aereoporto, forse in qualche scalo in non so quale città, ma so che qualsiasi cosa accada, come tutto, nel bene e nel male, passerà: basta avere pazienza.

E io certe volte ne ho da vendere (non sempre)...

Martedì sono stato a cena a casa di Samuel e Patricia (che sta aspettando un bambinO!).
Abbiamo mangiato un piatto tipicamente baiano: pesce con gamberetti al sugo.
Samuel è un ottimo cuoco, e penso che sia una delle persone più buone che conosco: sono felicissimo per lui e per Patricia, sono una gran bella coppia!

Ieri sera sono rimasto in casa a finire di preparare le valigie, anzi La Valigia (visto che ne ho solo una enorme), e a guardare su internet il meteo europeo e le notizie sullo sciopero in Brasile...

Le notizie di oggi dicono che lo sciopero è stato rimandato, e sia su internet che telefonando all'aereoporto, dicono che il volo dovrebbe essere confermato...steremo a vedere.
Andrò 3 ore prima per capire cosa mi succederà...

Sono stati 5 mesi intensi, a volte difficili, ma che mi hanno fatto capire molte cose.
Sia a livello artistico, che a livello umano.
E mi sento più leggero.
So di essere italiano, e ne vado fiero.
Ma so anche di essere un cittadino del mondo.

Il mio corpo è la mia casa
E la mia voce è la mia religione
Ovunque vada, sono con me

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