sabato 7 agosto 2010

Arrivo a destinazione...

...Bologna-Parigi-San Paolo-Florianopolis...

Il viaggio non è sembrato neanche eccessivamente lungo, e visto il sonno arretrato che avevo accumulato i giorni prima di partire, me la sono dormita quasi tutta la durata del viaggio...
A parte questo sono partito il 5 agosto da Bologna in una giornata che poteva essere quasi primaverile o autunnale: pioggia e temperatura di 15 gradi.

Devo dire che i problemi sono continuati ad andare avanti fino all'ultimo: oltre ad alcune cose che mi sono dimenticato a casa (chiavetta del computer, ad esempio, che il buon caro e vecchio amico Luca mi sta spedendo via internet in formati zippati), ho dovuto lasciare anche delle cose a casa per via del peso della valigia, che anche se stai via per 5 mesi, non può tassativamente superare i 32 Kg (pagando un sovrapprezzo di 100 euro sul biglietto ovviamente), e sul biglietto non ci sta scritto nulla (certo sul sito della compagnia aerea, se lo traduci bene, si evince il peso massimo, ma non è del tutto chiaro, comunque: la legge non ammette l'ignoranza - allora in Italia siamo fregati! - e quindi ho dovuto lasciare a casa scarpe e altre cose varie): alla fine la mia valigia pesava...32 Kg esatti!

Dopo questa ultima sferzata di stress, che si assommava agli ultimi carichi da novanta del festival e di un anno non proprio leggero, sono finalmente partito per Parigi.Qui mi sono trovato davanti a uno degli aeroporti più grandi d'Europa, e per arrivare al terminale in cui avrei preso il secondo aereo ho preso un autobus e una metro, ma alla fine eccomi pronto a partire per la seconda tappa.

Devo notare, con simpatia, che la differenza tra Air France (volo da Bologna a Parigi) e TAM (volo da Parigi a San Paolo) si nota, sia dalla fisionomia delle hostess e degli stewart, che dalla parlata: non ho nulla contro i francesi, ma preferisco quella portoghese (anche se per certe cose si assomigliano, e in uno degli ultimi esami che ho dato al DAMS, di francese, a volte mi sbagliavo e ci infilavo dentro anche del portoghese...), per non parlare del cibo, non facilmente identificabile e di gusti discutibili (dal mio punto di vista) sul primo volo, mentre sul secondo ho divorato tutto dei due pasti distribuiti.

Dopo alcune ore di sonno (poche contando che si andava contro il tempo: ho fatto il conto che, essendo partiti alle ore 23 da Parigi, ed essendo arrivati alle ore 4 a San Paolo, anche se l'orario del paese in cui siamo partiti segnava le 14, ovvero 5 ore in più del Brasile, io comunque ho dormito solo 3/4 ore, considerando che ho guardato due film - Sherlock Holmes e la Sposa Cadavere - e considerando che devo togliere 5 ore... insomma, dopo svariati tentativi di calcolare quanto avevo dormito per decidere se ritenermi soddisfatto del mio riposo, ho desistito e ho deciso di contare sul corpo e non sul cervello, ormai fuso...), dicevo dopo alcune ore di sonno e di film, sono arrivato a San Paolo, quasi un'ora prima dell'arrivo previsto, recuperato abbondantemente in fila per i documenti da presentare alla dogana...Ma a parte questo, la cosa più importante (visto i precedenti viaggi) è che la valigia c'èra, lì ad aspettarmi, e quindi ero già felice.

A questo punto devo rifare il check in, e cerco la fila per il terminale della TAM, che trovo quasi spaventandomi visto che è un biscione bello lungo, ma dopo le file a trafile fatte per i documenti da recuperare per il visto, non ho più paura di niente!Mi metto quindi in fila, perdendo comunque un paio di posizioni come in uno dei più emozionanti GP, a causa di una curva repentina e improvvisa nella fila: ovviamente solo noi stranieri siamo stati ingannati, mentre i brasiliani hanno seguito istintivamente l'andamento della fila-curva.Consegnato il bagaglio mi dirigo al Gate di imbarco, e dopo un po' di attesa, mi imbarco per Florianopolis sempre con la TAM, e sempre con loro, anche lo snack offerto, è sempre migliore della Air France (con tutto il rispetto per la nouvelle cousine...).

Già a San Paolo era freschino (15 gradi) ma a Florianopolis mi aspettano ben 12 gradi (e non sarebbe nulla se non si considera che le case in Brasile NON hanno il riscaldamento...).Arrivo quindi a Florianopolis, la mia valigia arriva (due volte su due, altro che Iberia - con tutto il rispetto per gli spagnoli), e in aeroporto Ju è lì che mi aspetta: dice che ho portato il sole, che era da un po' che non si vedeva!

Andiamo subito alla pousada che ho prenotato dall'Italia: è quella dove stavamo quando abbiamo fatto il progetto di scambio tra T.I.L.T. e Andras Cia (il gruppo di Ju) nel 2004: quanti ricordi a Lagoa de Conceição...Ju mi ha portato un piccolo termosifone elettrico che mi salverà nelle giornate più fredde, poi mi accompagna al supermercato per la prima spesa: pasta, pane, verdure, condimenti e altre cose di prima necessità (come il caffè!).

Saluto Ju che deve andare all'Università per alcuni incontri istituzionali (adesso è diventato il direttore del dipartimento di teatro al Centro de Artes dell'Università di Santa Catarina) e io ne approfitto per farmi un po' di passeggiate visto che c'è il sole e non so cosa mi aspetterà i prossimi giorni...

Poi torno a casa: non ho voglia di farmi il pranzo e mangio qualcosa al volo (si, ovviamente il mitico pão de queijo non può mancare, ma me lo mangio quasi tutto nel tragitto dal supermercato a casa mia.
Per la cena sono più propenso a farmi qualcosa, e mi cucino una bistecca con i pomodori (che sanno di pomodoro anche se acquistati al supermercato - senza nulla togliere ai supermercati italiani...).
Dopo cena vado a vedere uno spettacolo di danza: incontro alcuni ragazzi che ho conosciuto gli anni scorsi, e vedo Greice, che mi saluta e mi invita il giorno seguente a prendere un caffè a casa sua, dove vive con Paula e il suo compagno che hanno appena avuto una bambina: visto che non posso fare i miei armonici al figlio di Vincenzo ed Elena, mi scatenerò con la figlia di Paula!

Poi vado a letto, alle 22 come le galline, ma sono veramente cotto, e infatti la mattina seguente, mi sveglio solo alle 9 conseguendo un record di questi ultimi anni: 11 ore di sonno.

Forse ne avevo bisogno...

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nelle prossime puntate:
- flash back sulle trafile burocratiche per il visto;
- diario del mio primo fine settimana;
- Jack riuscirà a sposare Jane...ah no, questo non c'entra niente!

1 commento:

  1. Oddio!! SAUDADEEEEE!! Ma non si può andare in Australia facendo scalo a Florianopolis??

    Seguirò le prossime avvincenti puntate con l'acquolina in bocca e mi raccomando di seguire le mie sul mio blog:http://italianoxcaso.splinder.com/

    A presto Maestro...

    - Mirco -

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